Pacchetto Economia Circolare: il nuovo Decreto italiano su RAEE e RPA

27 Novembre, 2020

Lo scorso settembre sono entrati in vigore i quattro Decreti Legislativi che attuano le Direttive Europee facenti parte del “Pacchetto Economia Circolare”, adottato dall’Unione Europea a luglio del 2018.

In particolare, il recepimento della Direttiva Europea sui Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche e di Pile e Accumulatori pone l’Italia in una posizione d’avanguardia in questo settore, intervenendo su aspetti essenziali che consentiranno la crescita del nostro Paese sui temi ambientali.

Nello specifico, il nuovo Decreto Legislativo 118/2020 modifica il D.Lgs. 188/2008 per quanto riguarda i Rifiuti di Pile ed Accumulatori (RPA) ed il D.Lgs. 49/2014 per i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE).

La nuova normativa prevede che il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare trasmetta, annualmente e non più ogni tre anni, alla Commissione Europea, una relazione contenente informazioni, comprese stime sulle quantità, in peso, delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) immesse sul mercato e dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) raccolti separatamente ed esportati ed informazioni riguardanti la raccolta ed il riciclo dei rifiuti di pile e di accumulatori elaborate dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA).

Anche gli altri Decreti Legislativi contribuiscono al raggiungimento della piena economia circolare intervenendo su altri aspetti quali per esempio:

  • La riforma del sistema di Responsabilità Estesa del Produttore (EPR) che comprende l'individuazione esatta delle responsabilità, dei compiti e dei ruoli, la volontà di stabilire che i Produttori corrispondano un contributo finanziario per la copertura dei costi della raccolta differenziata, l’istituzione del “Registro nazionale dei Produttori” per consentire il controllo del rispetto degli obblighi in materia di Responsabilità Estesa del Produttore ed il rafforzamento del Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti e della loro dispersione in ambiente naturale e della riduzione dello spreco alimentare.
  • La promozione e la semplificazione del riutilizzo delle parti dei veicoli fuori uso utilizzabili come ricambi, individuazione di misure per incentivare il riciclo dei rifiuti provenienti da impianti di frantumazione, riducendo lo smaltimento o il recupero energetico solo alle parti non riciclabili.
  • Il rafforzamento dell’efficacia e dell’efficienza dei sistemi di tracciabilità e di contabilità dei veicoli, dei veicoli fuori uso e dei rifiuti derivanti dal loro trattamento.
  • La riforma del sistema dei criteri di ammissibilità dei rifiuti nelle discariche, definendo modalità, criteri ed obiettivi progressivi, anche in coordinamento con le regioni ed adeguare al progresso tecnologico i criteri di realizzazione e di chiusura delle discariche in modo tale da ridurre il conferimento dei rifiuti urbani a meno del 10% entro il 2035 e le percentuali massime di rifiuti urbani conferibili in discarica.

Il Consorzio ERP Italia, Sistema Collettivo senza scopo di lucro, rappresenta la scelta alternativa per accompagnare i Produttori in questo percorso nella massima trasparenza e nel rispetto delle normative vigenti.

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