Decoder: AEE di nuova generazione

21 Settembre, 2021

È di questi giorni la notizia che i tempi del passaggio all’Mpeg4 (da Mpeg2) saranno definiti a fine anno e non il prossimo settembre come inizialmente previsto, una volta valutato il parco ricevitori degli italiani. Ancora meno certi poi sono i tempi del passaggio al Dvb-t2, la cui attivazione dovrebbe essere spostata a partire dal 1° gennaio 2023.

Questo slittamento comporterà, probabilmente, anche un rallentamento del cambio degli apparecchi televisivi, necessario per poter ricevere i nuovi segnali. È probabile però che qualche nostro concittadino abbia già deciso di acquistarne uno nuovo e non aspettare che la transazione tecnologica diventi obbligatoria.

In questa circostanza vogliamo porre all’attenzione dell’opinione pubblica che quando decidiamo di liberarci di un prodotto tecnologico, come appunto un televisore, esistono delle procedure da seguire, che fanno riferimento a norme ad hoc, il D.Lgs. 49/2014 in materia di RAEE e il D.Lgs. 188/2008 per gli RPA che hanno introdotto il principio della Responsabilità Estesa del Produttore (entrambe sono state poi modificate in alcune parti dalla vigente Direttiva Europea 2018/849, recepita in Italia con il D.Lgs. 118/2020 presente nel Pacchetto Economia Circolare).

I televisori, in particolare, rientrano nella categoria R3 dei cosiddetti RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e per questo, una volta giunti a fine vita, quindi non più utilizzati, devono essere gestiti secondo quello che viene indicato dalle norme in vigore, con l’obiettivo di recuperare le materie prime in essi contenute. Per capire meglio come funziona il sistema di gestione dei vecchi televisori, e in generale degli Apparecchi Elettrici ed Elettronici, ne abbiamo parlato con Alberto Canni Ferrari, Procuratore speciale del Consorzio ERP Italia, tra i principali Sistemi Collettivi senza scopo di lucro che si fanno carico sull’intero territorio nazionale della gestione a norma dei RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e dei RPA (Rifiuti di Pile e Accumulatori), che ha sottolineato:

“Il cittadino deve innanzitutto essere consapevole del fatto che, una volta dismessi, i RAEE e gli RPA devono essere oggetto di raccolta separata per essere avviati ad un corretto trattamento e quindi non impattare negativamente sulla salute delle persone e sull’ambiente. Per questo gli apparecchi televisivi, una volta che si è deciso di non utilizzarli più, devono essere conferiti presso i centri di raccolta urbani o presso la distribuzione. In quest’ultimo caso, il servizio di “1contro1” consente di acquistare una nuova apparecchiatura ed al contempo di richiedere il ritiro di una analoga. I RAEE di piccolissima dimensione possono essere restituiti anche se non si sta acquistando una nuova apparecchiatura presso i punti vendita che hanno una superficie dedicata alla vendita delle AEE che superi i 400mq, così come le pile esauste che possono essere restituite nei punti vendita. Anche per gli acquisti effettuati online è possibile avvalersi del servizio di 1contro1, che consiste nella facoltà da parte del consumatore di poter richiedere il ritiro del RAEE presso il proprio domicilio”.

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