Tre startup italiane candidate alla finale del Green Alley Award 2021‑2022

14 Febbraio, 2022

ERP Italia protagonista di un’intervista andata in onda su Rai Isoradio per parlare del Green Alley Award, la call internazionale dedicata alla sostenibilità e promossa da Landbell Group.

Consorzio ERP Italia è uno dei i principali Sistemi Collettivi senza scopo di lucro che si fanno carico sull’intero territorio nazionale della gestione a norma dei RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e dei Rifiuti di Pile e Accumulatori e promuove il raggiungimento della piena Economia Circolare.

Nell’edizione del Green Alley Award 2021-2022, tra tutte le Startup Europee che hanno presentato il loro progetto, ne sono state selezionate 20 che hanno partecipato alla sessione di votazione pubblica, per arrivare all’individuazione dei 6 finalisti, che saranno a loro volta valutati da una giuria e da una platea internazionale, ricca di esperti del settore e startup legate all’economia circolare, il 28 aprile 2022 a Berlino durante la serata finale. Il vincitore riceverà un premio in denaro pari a € 25.000.

C'è tempo fino al 15/02/2022 per votare tramite il sito Green Alley Award

L’Italia è il secondo Paese in termini di candidature, dopo la Germania, con 3 progetti presenti nella lista aperta alla votazione pubblica.

Daniela Carriera Sales Marketing e Business Development Director del Consorzio ERP Italia, ha così commentato: “Green Alley Award è un contest che dal 2014 si propone di valorizzare tutti quei progetti a livello europeo che mettono al centro la sostenibilità, aiutandoli ad ottenere la visibilità necessaria per diventare iniziative su larga scala e raggiungere il successo che si meritano. Come Consorzio ERP Italia siamo assolutamente orgogliosi di sostenere l’iniziativa, che ogni anno permette a numerose startup di confrontarsi in un contesto stimolante e costruttivo, per mettere a fattor comune l’impegno per la costruzione di un futuro veramente sostenibile. L’edizione di quest’anno ha visto la candidatura di 177 proposte imprenditoriali da 25 paesi europei, tra i quali sono stati poi selezionati i 20 progetti finalisti che includono anche le proposte Made in Italy di Agree, Nazena e Atelier Riforma”..

I tre progetti italiani

La startup Agree: propone una soluzione concreta per combattere lo spreco alimentare, rivoluzionando le modalità di imballaggio e conservazione di frutta e verdura. Si chiama Ally ed è un rivestimento protettivo di origine vegetale che conserva la freschezza del prodotto, trattiene l’umidità e ne rallenta l’ossidazione. Nasce così un’alternativa ecologica agli imballaggi in plastica, completamente biodegradabile e commestibile.

La startup Nazena: il loro progetto dà nuova vita agli scarti tessili, mettendo in atto un processo di upcycling che trasforma il materiale di scarto in nuovi prodotti a maggior valore aggiunto (packaging, oggettistica, mobili). Nazena si interfaccia infatti con le aziende tessili e propone loro la gestione degli scarti di produzione, che vengono lavorati per diventare nuovi prodotti usufruibili dall’azienda stessa o che vengono rimessi nel mercato, creando una vera e propria economia circolare.

La startup Atelier Riforma: affronta il problema dei rifiuti tessili nell’industria della moda partendo da un altro punto della catena del valore, ossia dai vestiti usati e destinati ad essere gettati. La tecnologia proprietarie Re4Circular da loro sviluppata è il primo esempio Intelligenza Artificiale applicata alla catalogazione e digitalizzazione dei rifiuti tessili: questi ultimi vengono classificati e indirizzati verso destinazioni sostenibili, riuso e riciclo in primis. L’azienda ha poi anche una vocazione sociale, avendo creato partnership con oltre 25 realtà sartoriali in tutta Italia che promuovono a loro volta l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.

Ascolta l'intervista

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