Mobilità sostenibile e corretta gestione di RAEE e Pile e Accumulatori esausti
Raggiungere gli obiettivi di una mobilità sostenibile grazie alla corretta gestione dei RAEE e delle Pile e Accumulatori esausti
A causa della pandemia da Covid-19, la vendita di auto e scooter nuovi ha subito un brusco calo, in particolare per quanto riguarda le motorizzazioni tradizionali, diesel o benzina. Per le vetture ibride ed elettriche invece, complice anche la maggiore attenzione che i consumatori quotidianamente dedicano alla sostenibilità, si è registrata una crescita di immatricolazioni anche a tripla cifra, come nel caso degli scooter e delle moto elettriche, le cui vendite, nel 2020 e nel 2019, sono aumentate rispettivamente del 268% e del 125%, anche grazie alla distribuzione delle colonnine di ricarica, fondamentali per la diffusione di questo tipo di veicoli.
Altro fattore da considerare, sempre a causa della pandemia, è la crescita della mobilità privata, a discapito di quella pubblica, vista la tendenza delle persone a privilegiare mezzi propri. In questo scenario, vale la pena sottolineare che per avere un effetto green su tutta la filiera e far si che la mobilità diventi veramente sostenibile, risulta fondamentale anche che il materiale utilizzato per questi mezzi, rientrante nell’ambito di applicazione delle Direttive Europee per AEE- Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, Pile e Accumulatori, venga raccolto presso le strutture idonee e distribuite su tutto il territorio nazionale e recuperato correttamente.
Di questo ultimo aspetto, ne abbiamo parlato con Alberto Canni Ferrari, Procuratore Speciale del Consorzio ERP Italia che ha sottolineato come “la normativa europea in vigore sul recupero dei RAEE e delle Pile e Accumulatori esausti impone che Produttori, Distributori, Importatori ed Esportatori si occupino del loro corretto recupero affidandosi ai Sistemi Collettivi come il nostro, specializzato a risolvere gli adempimenti necessari in capo ai soggetti obbligati, fino alla gestione di tutte le fasi necessarie alla corretta raccolta e riciclo. Noi del Consorzio ERP Italia, per esempio, ci avvaliamo di una rete di logistica inversa composta da operatori selezionati e qualificati. Il recupero di questo materiale ci consente di fare un passo avanti verso la ‘chiusura del cerchio’ prevedendo quindi un ulteriore contributo Green rispetto alla crescita della mobilità a basso impatto ambientale. Da questo punto di vista diventa fondamentale che tutti gli attori coinvolti, dai Produttori agli utilizzatori, passando da chi distribuisce questi prodotti, diano il proprio contributo per ottimizzare gli sforzi di tutela ambientale, consentendo il corretto recupero dei materiali che potranno trovare nuova vita, consentendo un risparmio in termini di nuova materia prima”.
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