Chiarimento del MASE sugli obblighi per le imprese che importano batterie per esclusivo uso proprio

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha risposto all’interpello presentato da Confindustria con la nota prot. n. 7310, riguardante alcuni dubbi sugli obblighi a cui devono adempiere le aziende che importano batterie per uso esclusivamente proprio.

I quesiti posti erano i seguenti:

1. Se l’impresa che importa batterie per uso proprio senza rivenderle a terzi debba essere considerata un utilizzatore finale o un produttore.
2. Se tale impresa debba verificare che il fornitore estero sia registrato nel Registro nazionale delle pile e accumulatori.
3. Gli obblighi previsti dal Regolamento (UE) 2023/1542 sulle batterie e i rifiuti di batterie per le imprese che importano tali prodotti da Paesi extra-UE per uso esclusivamente proprio.

Per quanto riguarda il primo quesito, il Ministero ha precisato che, nel caso di importazione di batterie per uso esclusivo senza successiva distribuzione a terzi, l’impresa importatrice è considerata un “utilizzatore finale”, come definito dall’articolo 3, punto 21 del Regolamento (UE) 2019/1020, mentre il fornitore estero è classificato come Produttore.

Relativamente al secondo quesito, il Ministero ha chiarito che l’impresa importatrice, in qualità di utilizzatore finale, non ha l’obbligo di verificare se il proprio fornitore estero sia iscritto al Registro nazionale delle pile e accumulatori, poiché tale obbligo riguarda esclusivamente i Produttori, inclusi quelli esteri, tramite il loro rappresentante legale.

Infine, in risposta al terzo quesito, il Ministero ha confermato che la qualifica di utilizzatore finale rimane valida anche alla luce del Regolamento (UE) 2023/1542, che disciplina la gestione delle batterie e dei loro rifiuti. Pertanto, le imprese che importano batterie da Stati extra-UE per uso esclusivo non sono soggette agli obblighi relativi alla messa in servizio e alla distribuzione sul mercato, come previsto nel Capo VI del suddetto Regolamento per gli operatori economici.

Fonte: www.tuttoambiente.it